del Direttore Artistico

Giunto al suo decimo anno di età, Wonderland Festival si regala una settimana in più di programmazione e diventa multidisciplinare offrendo una più vasta visione del panorama nazionale ed internazionale del teatro, della danza e per la prima volta della musica.

Non si tratta però di un contenitore informe ma, come sempre, si è lavorato per identificare insieme a voi delle proposte su temi che le nostre comunità vivono quotidianamente. 

Questanno ci siamo fatti ispirare dal termine unicità”.  

Ci è sembrato importante immaginare il momento storico che stiamo vivendo come un unicum irripetibile da dove possiamo far scaturire mille innovazioni o cadere e romperci definitivamente… una sorta di ultima fermata prima del precipizio dopo il quale dobbiamo decidere se inventarci le ali oppure crollare rovinosamente.

Lunicità richiama l’identità, un tema che vorremmo fosse inquadrato in una prospettiva di valorizzazione delle relazioni multilaterali e della diversità culturale. È proprio in questa prospettiva che vorremmo accompagnare il nostro pubblico; oltre quel baratro che siamo sicuri potremmo superare soltanto stringendoci tutti insieme nel rispetto reciproco. 

Ed ecco allora alcuni spettacoli come Negative Space di Reckless Sleepers – Regno Unito – dove i performer in una esilarante furia distruttiva demoliscono letteralmente tutto il teatro e si fermano solo di fronte allumano (il pubblico) con il quale instaurano una relazione rinnovata; Opium Clippers di Neja Tomšic

– Slovenia – la cui delicata narrazione attraverso tazze da thè istoriate, rappresenta una modalità per raccontare il rapporto tra oriente e occidente e La Moneda di 8lidì – Repubblica Ceca – che racconta la storia del passaggio alla dittatura cilena come un pericolo che potrebbe accadere in tutte le democrazie; per finire con Ça Ira della Cie M|F – Francia – il cui percorso creativo è spinto dalla necessità di tradurre in movimento tematiche nelle quali ci si possa identificare creando un canale d’espressione accessibile a tutti.

Siamo nell’»epoca della liquidità« dove i confini sono stati infranti a favore della fluidità dei generi ed il festival vuole promuovere la capacità degli artisti di rinnovare i linguaggi sia attraverso la contaminazione dei generi sia nella sfida che gli ambienti digitali e le nuove tecnologie pongono. Fortissima è lopera interattiva di Leonardo Tomasi sullo sfruttamento del lavoro giovanile, oppure le performance di Eva Meyer-Keller che ricostruisce una stanza di esperimenti scientifici abnormi o Carlo Massari (C&C) che ibrida fortemente la danza con elementi visivi e di teatro, ma anche la musica propone modelli nuovi di fruizione come, per esempio, quella della Social Swing Band che sarà possibile ascoltare e soprattutto ballare. Alessandro Tampieri insieme agli studenti della Università Cattolica di Brescia/DAMS ci offre un esempio emblematico di Teatro immersivo collocando il proprio spettacolo in un luogo magico di Brescia per raccontarci le mille visioni della morte in Shakespeare. 

Questo anno il festival si fregia anche di una piattaforma per favorire linternazionalizzazione di cinque artisti italiani: Davide Valrosso (Nina APS) performer e autore, attualmente coreografo residente del Balletto di Roma, Teatrino Giullare compagnia storica di teatro visivo per adulti,  ErosAntEros compagnia emergente dai forti caratteri politici, C&C compagnia di teatro/danza tra le più acclamate in Italia ed il camaleontico Roberto Latini. Avremmo lopportunità di assistere ad un loro spettacolo ma anche un lavoro in fieri in assoluta anteprima. Unoccasione da non perdere!  

Infine il festival viene qualificato anche da una programmazione di musica jazz. La scelta potrebbe non sembrare in linea con quanto finora detto ma pochi sanno che lItalia è stata la culla di una musica jazz originale che si è differenziata da quella americana per sue peculiari specificità inclusive. Per questo programmiamo nel festival due pietre miliari: Gianni Cazzola e Dado Moroni per arrivare poi alle sperimentazioni più innovative di Chiara Pancaldi.

E per non farci mancare nulla vi invitiamo a partecipare ai tre incontri tematici di approfondimento.

Questo programma non è forse… UNICO?!