Lo “scarto” della società diventa protagonista in un spettacolo che vuol scuotere gli animi e far riemergere umanità e comunità.

Interno 5 - Davide Iodice

TEATRO DANZA

Quando?

GIOVEDì 23 NOVEMBRE ore 20

Dove?

IDRA TEATRO

Via Moretto,78

Crediti

Ideazione, drammaturgia e regia: Davide Iodice
Produzione: Interno 5 / Casa del Contemporaneo
Aiuto regia: Ilaria Scarano
Con: Francesca Romana Bergamo, Veronica D’Elia, Fabio Faliero, Lia Gusein Zade, Biagio Musella, Damiano Rossi, Ilaria Scarano, Fabrizio Varriale
Training e studi sul movimento: Fabrizio Varriale
Spazio scenico, maschere e pupazzi: Tiziano Fario
Costumi: Daniela Salernitano
Direttrice di produzione: Hilenia De Falco

DURATA: 60 MINUTI

Lo spettacolo

La Luna pone come centro di riflessione lo scarto, il rifiuto, nella sua accezione simbolica, affettiva ed emotiva: ciò di cui ci si vuole o ci si deve liberare, o che si è ‘messo da parte’. L’ambito della ricerca espressiva è quindi la Pòlis, la comunità cittadina, chiamata ad essere ‘drammaturga’ del processo creativo. I cittadini sono stati invitati a portare i loro rifiuti in un luogo, che si è configurato mano a mano come un vero e proprio “magazzino d’umanità”, dove gli oggetti raccolti ritrovano una dimensione emblematica e testimoniale. Le narrazioni che accompagnano questi reperti autobiografici sono state filmate e hanno costituito via via la base di una scrittura scenica polifonica. Parallelamente è stata condotta una ‘raccolta porta a porta’, sollecitando individualità ed esperienze variamente rappresentative della città. Si compie così un atto psicoanalitico collettivo, trasformato espressivamente dagli attori-performers, qui chiamati a contaminarsi con l’immondo psicologico di una comunità per ricavarne una idea di mondo, di società, un senso perduto, identitario, pubblico, se non già quel senno che Astolfo cerca sulla Luna dove “ciò che si perde qui, là si raguna”.

 

CHIAMATA PUBBLICA PER UNA DRAMMATURGIA PARTECIPATA
– PORTACI UN OGGETTO E RACCONTACI LA SUA STORIA –

La Luna è il processo di ricerca e creazione che il regista Davide Iodice conduce a partire dal tema del rifiuto, nella sua accezione simbolica, affettiva, emotiva, poetica: ciò di cui ci si vuole liberare, o che si è “messo da parte” e, estendendo il senso, il rifiuto agito e subito. L’obiettivo è rovistare per così dire
nell’immondo psicologico di una comunità per ricavarne un’idea di mondo, di società: un senso perduto, identitario, pubblico. I cittadini sono invitati a partecipare a questo processo portando uno o più oggetti ritenuti rappresentativi di un momento o di una necessità e raccontandone la storia. Gli oggetti raccolti e le storie che li accompagnano andranno ad arricchire via via la drammaturgia dello spettacolo nel corso della sua vita, divenendo testimonianza parlante delle comunità e dei territori che attraversa.

La raccolta verrà effettuata direttamente da Davide Iodice un’ora prima dello spettacolo.

Biografia

Davide Iodice. Diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma con il Maestro Andrea Camilleri. È tra i fondatori della compagnia libera mente di cui è stato direttore artistico. È stato co-direttore artistico del Centro di Ricerca Teatro Nuovo di Napoli, dal 1995 al 2000. È ideatore e direttore artistico della Scuola Elementare del Teatro | conservatorio popolare per le arti della scena, progetto di arte e inclusione sociale. È responsabile dei progetti di arte e inclusione sociale per il Teatro Trianon Viviani. Ha collaborato a vario titolo con Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Roberto De Simone, e con danzatori e performers del Tanz Theater di Pina Bausch, della Compagnie Maguy Marin e del Mark Morris Dance group. Ha lavorato e lavora con il teatro in diversi luoghi del disagio, dall’Ospedale Psichiatrico S.Maria della Pietà di Roma al Carcere di Volterra, a quelli della Giudecca e di Nola, fino al dormitorio pubblico di Napoli e all’OPG di Secondigliano. Il suo teatro e il suo lavoro pedagogico, oltre che in Italia sono stati prodotti e accolti in Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Germania, Svezia. Ha realizzato opere radiofoniche per Radio 3 Rai con la collaborazione di Goffredo Fofi e Maurizio Braucci, il docufilm collettivo Com’è bella la Città con Roberta Torre, Pasquale Pozzessere, Giovanni Maderna ed è protagonista e autore della scrittura scenica del docufilm Gelsomina Verde per la regia di Massimiliano Pacifico. Il suo teatro è oggetto di pubblicazioni su libri e riviste specialistiche nazionali e internazionali e di diverse tesi di laurea e dottorato presso Università e Accademie di Belle Arti di Napoli, Salerno, Milano, Bologna, Pisa, Palermo, Pavia, Cagliari, Siena. Premi e riconoscimenti 2019 Premio ANCT Associazione Nazionale Critici del Teatro 2017 Finalista Premio Le Maschere del Teatro Italiano con Mal’essere, da W. Shakespeare, riscrittura in napoletano dei rappers De Lisa, Fernandez, Caricchia, Romano, Perrotta, Rossi. Drammaturgia e regia Davide Iodice 2016 Finalista Premio Le Maschere del Teatro Italiano con Euridice e Orfeo, di Valeria Parrella. Adattamento e regia Davide Iodice 2009 Premio Girulà Teatro a Napoli per ‘A Sciaveca, di Mimmo Borrelli, adattamento Mimmo Borrelli e Davide Iodice. Regia Davide Iodice 2005 Nomination Premio Golden Graal per Psicosi 4.48 Cantico da Sarah Kane 2000 Premio Girulà Teatro a Napoli per La Tempesta, dormiti gallina dormiti, da William Shakespeare, riscrittura in napoletano di Silvestro Sentiero. Regia Davide Iodice 1999 Premio Speciale Ubu per La Tempesta, dormiti gallina dormiti, da William Shakespeare, riscrittura in napoletano di Silvestro Sentiero. Regia Davide Iodice 1998 Premio Lo Straniero 1995 Premio Ubu come spettacolo dell’anno a Finale di Partita, regia Carlo Cecchi di cui è aiuto regista 1997 Segnalazioni ai premi Ubu per Senza naso né padroni, una specie di Pinocchio, di Marcello Amore e Sergio Longobardi. Adattamento e regia Davide Iodice. 1993 Menzione speciale Premio Nazionale Eti Scenario con Dove gli angeli esitano, di Davide Iodice e Carmelo Pizza. Regia Davide Iodice e Carmelo Pizza 1992 Vincitore selezione nazionale Pèpiniére Internationale 1991 Vincitore della borsa di studio per giovani registi “Roberto Mazzucco”, SIAD (Società Italiana Autori Drammatici)